Tel Aviv. La vita prima della pandemia. 03.2021
by Michael Marks
Da oggi Tel Aviv tornerà lentamente a una sorta di “normalità”, dopo un anno di lockdown e molte aziende chiuse a causa del Coronavirus. Ristoranti, bar e locali per spettacoli finalmente apriranno ma ancora con alcune restrizioni.
La città, che è sempre stata considerata una città aperta h 24, che “non si ferma mai”, è cambiata molto. La gente di solito riempie le spiagge e i parchi, da Yafo, a sud, al parco Yarkon a nord di Tel Aviv. Yafo è un misto di palestinesi ed ebrei, ha un vivace mercato e la città vecchia con belle spiagge. Le spiagge settentrionali di Tel Aviv sono sempre piene di persone che praticano sport e jogging accompagnati da artisti di strada che cantano e suonano. È stato molto strano vedere queste aree svuotarsi durante i lockdown e assistere allo spettacolo della gente che cercava di raggiungere spiagge e parchi nonostante le proibizioni.
Personalmente quello che mi è mancato di più è stata la socialità, la possibilità di incontrare un gran numero di persone nei tanti luoghi dove prima c’erano spettacoli ai quali si poteva assistere senza alcuna restrizione. Le uniche occasioni per incontrarsi e scambiarsi opinioni sono state, per molti di noi, esclusivamente le manifestazioni, dove potevamo discutere di quello che stava succedendo.
Non vedo l’ora di tornare al “Teder” nella parte sud di Tel Aviv, che è pieno di ristoranti, bar e spazi comuni per spettacoli di musica dal vivo. Tutta l’area circostante e il mercato Levinski offrono un sacco di buoni posti dove mangiare e non è raro vedere dei veri e propri street party.
Durante quest’ultimo anno le strade sono state piene di moto e biciclette elettriche che consegnavano cibo dai vari ristoranti alle case di tutta la città. Immagino che conserveranno un posto di tutto rispetto nella nostra memoria collettiva di questi giorni.
Il teatro “Levontin 7” e il “Tmuna” sono tra i migliori posti in città per godersi spettacoli di musica dal vivo. Il Tmuna si trova in una zona più industriale ma ha anche altre 3 serate per performance teatrali.
I turisti amano Neve Tzedek perché ha un’atmosfera molto europea ed è pieno di negozi per lo shopping. È abbastanza vicino alla spiaggia ma non ha l’atmosfera “troppo turistica” che si trova Allenby st.
Rothschild boulevard è la via dove è stato dichiarato lo stato di Israele e dove hanno avuto luogo le famose proteste de “Le tende di Rothschild Boulevard” nell’estate del 2011. C’è molta architettura Bauhaus da scoprire e ci sono tour ogni giorno. La vita notturna sul viale è solitamente vivace e piazza Habima, all’estremità settentrionale del quartiere, è il posto dove si fanno di solito le manifestazioni.
Un altro quartiere che vale la pena vedere è il Yeminite kerem, appena fuori dal Carmel Market e vicino al mare. Le stradine e i grandi ristoranti che servono hummus valgono la visita.
Nel teatro ebraico arabo di Yafo potete dare un’occhiata a un vero tentativo di creare un luogo d’arte capace di mettere d’accordo ebrei e palestinesi. Qui infatti convivono musica araba elettronica e proiezioni del cinema palestinese.
Spero che da stasera in poi la cultura e le persone tornino in vita.