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L’Attentato

Da figlio di Beduini a medico affermato a Tel Aviv

di Yasmina khadra

Il dottor Amin Jaafari è un arabo naturalizzato israeliano, da figlio di beduini è riuscito a diventare un affermato medico della città di Tel Aviv. La sua vita scorre tranquilla con la moglie Sihem, tra il lavoro in ospedale, e i suoi amici ebrei israeliani borghesi e progressisti. Ma un giorno in ospedale arrivano le vittime di un attentato terroristico. Una donna si è fatta esplodere in un bar. E quella donna è sua moglie Sihem.  Gli amici cominciano a guardarlo in modo diverso e la polizia indaga su una sua possibile collaborazione nell’attentato. Amin comincia un viaggio alla ricerca delle ragioni che hanno portato la moglie a quel gesto estremo. Amin raggiunge i posti della sua infanzia i luoghi in cui l’Islam, unito alla miseria e alla frustrazione per una patria occupata da invasori, diventa integralismo. Finendo per inimicarsi tutti gli ex emici ebrei perché lo credono coinvolto nell’attentato e gli arabi perché lo ritengono una spia israeliana.

Un viaggio nei luoghi in cui le ragioni degli uni non si conciliano con quelle degli altri, dove sangue chiama sangue, e l’unica risposta sembra la vendetta. Un viaggio interiore dove Amin si confronta con le sue radici e con l’uomo che è diventato. Amin ha vissuto anni con una donna che non conosceva e che poi ha ammazzato gente che lui ha invece cercato di salvare. Amin era un arabo povero che è diventato un dottore stimabile tra gli ebrei.

Amin tra il suo popolo e le sue radici che non riesce a identificare il nemico e a odiarlo solo perché israeliano.

Un libro forte, ma mai banale in cui il protagonista tra il bene e il male, tra il sangue e la vendetta sceglie comunque di rimanere umano.


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