chi sono i viaggiatori per Baudelaire
“Mais les vrais voyageurs sont ceux-là seuls qui partent
Pour partir; coeurs légers, semblables aux ballons,
De leur fatalité jamais ils ne s’écartent,
Et, sans savoir pourquoi, disent toujours: Allons! …”Charles Baudealaire
I viaggiatori di Baudelaire partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
Noi … “Lost” in “Trip” … vorremmo ispirarci proprio a Baudelaire e “perderci in viaggio”, nel nostro “viaggio” … reale o mentale.
Baudelaire aveva però, a differenza nostra, 4 fortune: Parigi, amici interessanti, i caffè letterari con l’assenzio e soprattutto la possibilità di immaginare il mondo.
Quando fu imbarcato dalla sua famiglia sulla Paquebot des Mers du Sud verso Calcutta, Baudelaire era senza smartphone e lonelyplanet quindi non sapeva esattamente cosa aspettarsi, poteva appellarsi solo alla sua fervida fantasia.
Il bello della storia è che Baudelaire in India non c’è mai arrivato perchè si fermò prima, sull’isola di Bourbon e poi …. su quella di Maurice ed è proprio questo il punto: i viaggiatori potevano perdersi e la meta non era poi così importante. La bellezza del viaggio consisteva nel farsi trasportare dal fascino dei luoghi e delle persone che si incontravano per caso lungo il cammino.
Per noi “esseri digitali” invece è tutta un’altra storia … con un click possiamo viaggiare ovunque attraverso gli occhi di qualcun altro (maledettamente più bravo di noi a fotografare, filmare e raccontare) e, quando facciamo il gruzzoletto e ci decidiamo a partire, con un biglietto aereo possiamo arrivare in 24 h direttamente dall’altra parte del mondo diretti alla nostra meta senza fermarci per nessuna stazione intermedia (a meno che non sia uno scalo obbligato).
Abbiamo già scelto i nostri compagni di viaggio e abbiamo già prenotato, siamo come pacchi che vengono spediti insieme alle nostre valige e ci muoviamo all’unisono come formiche sulla scia dei feromoni.
Intasiamo i telefoni di foto mentre consumiamo il nostro viaggio reale e virtuale, vorremmo poter afferrare ogni istante dividendoci in due ma questa corsa finisce presto e molte volte ci lascia delusi di non aver saputo condividere niente che non sia già stato detto.
Per evitare che le nostre memorie a breve termine cancellino tutto e per dar vita alle migliaia di scatti dimenticati nei nostri smartphone abbiamo deciso di raccontarci in questo blog attraverso i nostri punti di vista e le nostre parole e soprattutto i nostri modi diversi di intendere la parola “viaggio”.
Il nostro auspicio? Salire sulla barca di Baudelaire, scendere in luoghi sconosciuti e incontrare amici inaspettati.